Messaggio di buongiorno di Marianna rivolto a me e Claudia: “ma
quando ritornate alle vostre vite?”
Marianna è evidentemente preoccupata per il benessere
psicofisico mio e di Claudia. E devo dire che fa bene. Solo ieri sera ci siamo
scolate una bottiglia a testa, mangiato non so quanti cosci di pollo e chili di
patate. Continuiamo così, qualcuno dovrà sfondare la porta di casa per venirci
a stanare. Non se ne esce. Io torno a casa da lavoro, trovo Claudia che
gironzola per casa., nemmeno il tempo di chiederle se il tipo si sia fatto
sentire che iniziamo ad intermittenza a lamentarci sulla questione uomini. Ma
non è che ci lamentiamo e basta. Noi analizziamo, scartabelliamo, entriamo nel
dettaglio e alla fine questa mattina Claudia mi ha guardata negli occhi e mi ha
detto: “A Giù, però certo che siamo due rompicoglioni!”
E no! O meglio, certo! Ma questo non significa che dobbiamo
cambiare. Se noi rompiamo è perché non ci vanno bene delle cose e se non ci
vanno bene delle cose perché dovremmo accontentarci?
Voglio dire, analizziamo la situazione. 32 anni a testa,
entrambe autonome (ovviamente tranne quando a me non funziona lo scarico del
lavello e a lei va in tilt la lavatrice!), single ma con una fitta rete di
amici, talmente fitta da sembrare una massoneria a tutti gli effetti in cui vige
il tacito accordo del mutuo aiuto, piene di interessi e simpatiche quanto
basta. Cos’altro potremmo volere in questo momento? Praticamente nulla, se non
un uomo! Ma appunto un uomo!
E se in questi cinque giorni di convivenza non abbiamo fatto
altro che spaventare Marianna per l’influenza negativa che ci trasmettiamo a
vicenda, chiuderci in casa a scolare vino per abbassare i freni inibitori e
tirare fuori meglio quello che abbiamo da dire, rimuginare sul passato e sul perché
abbiamo voluto considerarlo tale, una cosa di buono l’abbiamo fatta: chiarirci
finalmente cosa significhi per noi un Uomo. Guardate che non è stata cosa
semplice. Ci sono voluti 5 giorni, 6 bottiglie di vino (Mari, a proposito, il
bianco è di nuovo finito!), due chili in più a testa, 3 film d’amore e uno
sulla grande bellezza. Però alla fine il risultato l’abbiamo ottenuto. Eccolo!

Io aggiungo della Lazio, Claudia della Roma, ma questi in
fondo sono dettagli trascurabili, su cui ci si potrebbe passare sopra. Ecco,
diciamo che di dettagli su cui lavorare gliene possiamo concedere non più di
cinque. Sono disponibile a scendere a compromessi. Potrei accettare che non
tifi la mia squadra, ma comunque non dovrebbe essere felice se la mia Lazio
perda. Potrei sorvolare sul fatto che non sia troppo alto, ma nemmeno troppo
basso: una statura che vada dal 1,75 al 1,90 direi potrebbe andare bene,
altrimenti chi se la sente mia madre! Potrei concedergli di avere una o due
passioni diverse dalle mie, ma non il bungee jumping o il rafting, altrimenti
non potrei appassionarmi anch’io. Potrei addirittura concedergli di abitare
lontano da me, ma non così distante da uscire fuori dal mio raggio d’azione al
volante perché quando ho bisogno di lui devo poterlo vedere, toccare, sentire e
annusare. E’ chiedere troppo questo?
Ma questo è solo il prototipo dell’Uomo secondo la nuova
legge di GiuCla, sottoscritta e approvata dopo un consiglio durato cinque
giorni e fiumi di parole sostanzialmente inutili, perché alla fine sappiamo
entrambe che potrebbe essere l’opposto di quello che ci auguriamo, ma l’importante
è che ci tratti da principesse, ci faccia innamorare e sia affidabile in amore
e nella vita.
E dato che anche trovare un Uomo la cui unica qualità è che
si innamori di noi per le rompicoglioni che siamo è cosa ardua, nel frattempo
dovremmo continuare ad accontentarci l’una dell’altra, magari però riprendendo
autonomamente le nostre vite, altrimenti rischiamo di far venire un coccolone a
Marianna, prendere altri chili a causa del pollo e patate cucinato divinamente
da Claudia e essere portate d’urgenza al pronto soccorso per una cirrosi epatica!
COSCI DI POLLO CON PATATE
Ingredienti:
6 COSCI DI POLLO
OLIO q.b.
SALE q.b.
ROSMARINO q.b.
3 spicchi d'AGLIO
6 PATATE
1/2 bicchiere di VINO BIANCO
Preparazione:
1) soffriggere i tre spicchi d'aglio sbucciati in una padella con un pò d'olio
2) subito dopo mettere a rosolare i cosci di pollo a fiamma viva, prima da un lato e poi dall'altro
3) una volta che avranno preso il colorito marroncino, sfumare con il vino
4) lasciar evaporare e a questo punto abbassare la fiamma e mettere le patate precedentemente pelate e fatte a tocchetti
5) salare, pepare e aggiungere il rosmarino
6) lasciar cuocere per almeno 45 minuti a fiamma bassa
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