Chi crede nell’oroscopo non può non aspettare il giovedì
come un oracolo che porti luce su quello che accadrà durante la settimana. Io
attendo il giovedì come un comune impiegato attende il sabato e dato che
anch’io sono una comune impiegata, durante la settimana vivo sostanzialmente
per due giorni: il giovedì per l’oroscopo dell’Internazionale e il sabato per
mettere in pratica quello che mi anticipa l’oroscopo. Non ho ancora
ben capito se sia una sorta di profezia che si auto-avvera, come quando uno si
porta sfiga da solo, o se Rob Brezsny con la sua arte di dire senza dire un
benemerito niente, riesce a farmi credere di aver capito cosa dovrò fare
durante la settimana per far sì che tutto fili liscio. In entrambi i casi, devo
dire che tutto sommato mi va bene, anche perché Paolo Fox ha detto che questo è
l’anno dei Pesci e quindi, se anche mi
lascio influenzare da quello che Rob il giovedì mi svela, in genere sono tutte
cose positive.
La scorsa settimana, per esempio, mi aveva consigliato di
praticare l’arte dell’apodyopsis, spiegandomene per fortuna anche il
significato, altrimenti avrei potuto pensare fosse l’arte di spogliare “fisicamente”
una persona per vederla svestita e invece è stato solo”mentalmente” che l’ho
dovuto fare. Un vero peccato, anche se poi a fine settimana ho dovuto dare,
come sempre, ragione a Rob, perché se l’avessi dovuto fare fisicamente non avrei
saputo con chi farlo, e invece mentalmente non c’è stato che l’imbarazzo della
scelta.
E aveva ragione anche la settimana ancora prima, quando mi
consigliava di cercare un amante che mi guardasse come fossi magica. Io l’avevo
addirittura trovato, ma lui evidentemente mi reputava talmente magica da avere
dei super poteri per i quali bastava guardarmi sulla foto profilo di whatsapp
per far sì che mi materializzassi da lui. Alla fine, pure la settimana scorsa
ho dovuto dare ragione a Rob, perché non è mica colpa sua se l’amante che mi doveva
guardare come fossi magica era cretino e si accontentava delle foto.
Questa settimana però il mio amico Rob si è superato.
Giovedì mi ha donato le sue perle di saggezza parlandomi di una caverna dove ho
paura di entrare, ma che contiene il tesoro che cerco. L’unica cosa che però
non mi ha svelato è di quale caverna si trattasse, perché io ho immediatamente
pensato fosse la mia nuova casa, ma dato che oggi è domenica ed è il giorno che
dedico a confutare o confermare le profezie di Rob, forse devo pensare che la
caverna in questione non fosse la mia.
Comunque, nell’incertezza a quale caverna si riferisse, sabato mattina ho
preso il comando della situazione per superare tutte le paure, mi sono
svegliata più o meno all’alba e mi sono precipitata a comprare tutte le cose
che mancano ancora a casa. In un solo giorno ho girato tre Leroy Merlin
differenti e dato che nel primo ho incontrato un tipo carino che mi ha aiutata
e col quale ho stretto amicizia, nel dubbio che potesse essere il nuovo tesoro
a cui si riferiva Rob, ho trovato anche il tempo di andare dal parrucchiere. Sì,
il parrucchiere dove spero di incontrare anche il tipo delle coincidenze, ma
evidentemente a quello piaccio al naturale e non l’ho incontrato, anche se lo “incontro”
ormai più di una volta al giorno sul cellulare e che mi capiterà “per caso” di
incontrarlo anche lunedì (Marcella,
questa postilla è per te!).
Insomma, sabato ho fatto di tutto per verificare se anche
questa settimana Rob avesse ragione, e ahimè fino ad oggi pensavo che questa
volta avesse deluso le mie aspettative, dato che a casa mia non ho trovato
alcun tesoro pur cercando anche dentro il forno, la lavatrice e la lavastoviglie. Ma oggi, sdraiata sul divano
del Calzinaio Matto e accarezzando il mio Lino, mi è balenata finalmente in testa l’idea che
forse la caverna di cui parlava Rob fosse proprio questa casa.
Proprio giovedi, infatti, io e il Calzinaio Matto siamo
andati a cena fuori e dopo cena siamo venuti a casa sua per vedere Lino. Come ogni
coppia di genitori separati che si trova in presenza di un fagottino che dorme
acciambellato sul letto, ci siamo sdraiati vicino a lui per riempirlo di
coccole e dirci che avevamo fatto proprio un bel lavoro. So che starete pensando
che in fondo non è una novità, perché dentro questa casa non ho mai smesso di
venirci da quando ci siamo lasciati, ma in realtà giovedì è stata la prima
volta che ci sono entrata con il Calzinaio Matto dopo quello scivolone di cui
ho vagamente raccontato qualche post fa. Insomma, devo ammettere che quando a
cena abbiamo deciso di venire a trovare Lino, qualche timore che potessimo di
nuovo ricadere nell’errore l’ho avuto, ma evidentemente Rob come sempre aveva ragione, perché dimenticate le paure insieme al fazzoletto sporco del
ristorante, sono entrata dentro questa che è stata la mia caverna per anni e dove
ho capito che troverò sempre il mio vero tesoro: Lino e il Calzinaio Matto insieme
sdraiati su questo letto. E solo rientrando in questa caverna mi sono resa
conto che lo scivolone di qualche tempo fa non è stato un errore e non lo sarà
mai se anche ricapiterà di farlo, perché ci siamo amati e ci continuiamo a
considerare l’uno il tesoro dell’altro. Siamo in realtà due tesori nascosti, ciascuno
dentro la propria caverna, da cui però non vogliamo uscire. E probabilmente non
ne usciremo più, ma entrambi sappiamo che un tesoro nascosto non si trova tanto
facilmente e che, finché non saremo così fortunati da trovarne un altro più
luccicante, probabilmente continueremo a goderci quello che abbiamo. E sapete
che vi dico, che col proprio tesoro si possono fare un sacco di cose, tra cui
comprare per colazione la crostatina che ci piaceva tanto dopo una
nottata trascorsa nel lettone con i miei tesori.
CROSTATINA DI LAMPONI
Ingredienti:
500 g di FARINA
200 g di ZUCCHERO
4 tuorli d'UOVO
250 g di BURRO
300 g di MARMELLATA
Preparazione:
500 g di FARINA
200 g di ZUCCHERO
4 tuorli d'UOVO
250 g di BURRO
300 g di MARMELLATA
Preparazione:
1) su una spianatoia formare una fontana di farina con un buco al centro
2) mettere al centro della fontana il burro freddo, lo zucchero e i tuorli d'uovo
3) iniziare ad impastare fino ad ottenere un composto omogeneo e di colore giallo ocra
4) una volta che l'impasto è diventato compatto, formare un panetto, coprirlo con un canovaccio e lasciarlo riposare per una buona mezz'ora
5) trascorso il tempo di riposo, imburrare ciascun stampino per le crostatine
6) sempre sulla spianatoia, stendere la pasta frolla all'altezza di circa mezzo centimetro
7) a questo punto mettete la sfoglia nello stampino e lasciare da parte un pò d'impasto per comporre le striscioline
8) sopra la pasta frolla distesa sugli stampini versare la qantità di marmellata desiderata, stando attenti a lasciare un po di spazio dal bordo dello stampino
9) fare le striscioline con la restante pasta frolla e applicarle sopra la marmellata nel verso che preferite
10) infornate in forno già caldo a 180° per mezz'ora circa
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